I VERSI DI FEDERICO TAVAN
A FOLKEST • PREMIO CESA 2024
La poesia incontra la musica
il contest
La poesia incontra la musica
Tra gli Amici di Federico Tavan Morganti Editori annovera anche il prestigioso Festival Folkest e, ovviamente l’intero staff che da vita ad un progetto culturale che lega i territori e la loro storia attraverso le note musicali (dal folk puro, alla canzone popolare, dal folk-rock, al bluegrass, dalla musica antica, al Jazz e alla World music).
Grazie alla sensibilità del direttore artistico Andrea Del Favero e del responsabile Progetti speciali Gianni Martin, i versi di FEDERICO TAVAN hanno acquistato nuovo vigore diventando parte integrante di sei spartiti musicali.
Cosa significa questo?
Che i 6 finalisti del prestigioso PREMIO ALBERTO CESA (Il Premio Alberto Cesa è pensato per valorizzare i progetti musicali che sappiano dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo) hanno potuto scegliere fra le poesie messe a disposizione dalla Morganti Editori, quelle a loro più congeniali… e musicarle.
Così, l’impegno del Poeta Tavan, di creare un dialetto – il tavanot – che custodisse in sé le sonorità della sua anima e della sua terra, vengono amplificate dalle note di questi artisti:
Vanina Vincent – E vuoi cjantâ (Argentina)
Trival – Nin cui nins (Friuli V. G.)
Ars Antiqua World Jazz Ensemble – Pâs (Emilia Romagna)
Miguel Angel Acosta – Se fos normâl (Argentina)
I Trillanti – La neif (Lazio)
Makadam Zena – San cugnî (Liguria)
TI ASPETTIAMO!
DOMENICA 7 LUGLIO, DALLE ORE 20.30 ALLE 24.00
A SAN DANIELE DEL FRIULI (UD)
IN PIAZZA VITTORIO EMANUELE (di fronte al duomo di S. Michele)
Una giuria di esperti – tra cui lo scrittore Paolo Morganti, – avranno il piacere e l’impegno di
ascoltare cosa succede quando la BUONA MUSICA INCONTRA LA GRANDE POESIA
INGRESSO LIBERO – come avrebbe voluto Federico Tavan!
Vi aspettiamo al concerto, e alla premiazione.
DOMENICA 26 MAGGIO • COLUGNA DI TAVAGNACCO (UD)
IO SONO
FEDERICO TAVAN
DRAMMA TEATRALE AL TEATRO BON
Il romanzo biografico Io sono Federico Tavan, di Stefania Conte, diventa un dramma teatrale con Werner Di Donato,
Silvia Moroni e le musiche di Andrea Bitai.
INGRESSO LIBERO, COME AVREBBE VOLUTO FEDERICO.
INTERVISTA A
Stefania Conte
Stefania Conte ospite a Post TG di TV 12 racconta di Federico e del dramma teatrale.
IO SONO FEDERICO TAVAN
a teatro
Ospite al podcast di RAISound, Stefania Conte.
Federico Tavan
Federico Tavan nasce il 5 novembre del 1949 ad Andreis, borgo della Valcellina pordenonese, figlio primogenito di Osvaldo Tavan e di Cosetta Rosa. Di carattere timido e insofferente alle regole, Federico trova nel nonno Antonio la figura del padre benevolo, che il padre non sembra rappresentare. Cresce irrequieto, ribellandosi a ogni genere di convenzione e costrizione, reagendo sin da bambino ai rigori familiari, a quelli educativi scolastici e a ogni pregiudizio lo riguardi.
La sua crescita è costellata anche da sofferenza fisica e psichica, che si presenta ed esplode fragorosa quando la vita gli impone delle scelte. Tavan a diciotto anni ottiene la licenza media e termina il suo percorso di studi, ma non si esaurisce in lui la passione onnivora per la lettura, favorita da una prodigiosa memoria. Racconta lui stesso che le prime poesie nascono nell’adolescenza, ma inizia a trovare per sé un posto nel mondo pubblicando i primi versi e prose solo negli anni Ottanta.
Perennemente alla ricerca di approvazione e di appartenenza a una comunità, partecipa attivamente alla vita di svariate associazioni e gruppi culturali, sparsi fra Andreis, Montereale Valcellina, Udine, Maniago e Pordenone.
Scrive da quando aveva dodici anni in lingua italiana e in dialetto andreano. Verso il 2004 il panorama culturale nazionale si accorge che la poetica di Tavan, non è quella semplice e candida del poeta provinciale autodidatta e oltremodo sintomatica di un disagio psicologico: in realtà è grande, universale, intimistica e cruda, perché risveglia l’uomo dal torpore e gli mostra la vita.
Tavan, soggetto degli articoli sulla stampa nazionale, della critica poetica e anche personaggio televisivo, supera la provincia con tutte le carte in regola per diventare un Poeta nazionale, al pari di Pier Paolo Pasolini, Alda Merini, Tonino Guerra e Pierluigi Cappello; ma l’ambiente d’origine e il suo delicato equilibrio psichico, che lo fa oscillare fra pericolose posizioni maniaco-depressive, non gli consentono di emanciparsi da sé stesso e dalle sue radici.
A un certo punto della vita si rende consapevole di non essere riuscito a mostrare chi realmente fosse e inizia così il lento declino del grande spirito del poeta, che termina con la morte, all’età di 64 anni, il 7 novembre del 2013.
Negli ultimi anni della sua esistenza gli era stata accordato dal Presidente Napolitano un vitalizio grazie alla Legge Bacchelli, destinata a persone considerate illustri e meritevoli per le personali attività in ambito Culturale. Nel documento redatto dalla commissione Bacchelli viene riportato che Federico Tavan “è un vanto e un lustro per il Paese”.
Ora tutta la sua opera in versi e prosa è tutelata in esclusiva da Morganti Editori, che ne ha acquisito i diritti dagli Eredi legittimi del Poeta. Per Morganti editori sono uscite le due prime antologie, inserite nella collana i Tavanot, La nâf spaziâl (2023) e Le vie buie (2023).
La scrittrice Stefania Conte ha scritto un romanzo biografico dedicato alla vita del poeta, intitolato Io sono Federico Tavan (2023).
raccolte di poesie e pubblicazioni
per conoscere la vita di Federico e le sue poesie
IO SONO
FEDERICO TAVAN
LA NÂF
SPAZIÂL
LE VIE
BUIE
gli amici di Federico
ci sono molti amici che lavorano ogni giorno per dare nuova voce a Federico,
raccontando di lui e facendo conoscere le sue opere